martedì 24 novembre 2015

Maratona di Valencia di Lamberto

Come sapete un gruppetto di tressini ha partecipato alla maratona di Valencia. La scelta era dovuta al fatto che chi c’era stato ne ha parlato molto bene, il periodo è quello migliore per correre una maratona, il clima solitamente è mite, il mare ha sempre il suo fascino e paella e sangria completano le ragioni per cui abbiamo scelto questa trasferta.

Andiamo per ordine :

- La location del centro maratona, zona partenza e arrivo è nelle strutture della Citta della scienza, poco lontano dall’hotel dove soggiorniamo. Tutta l’area ed il parco intorno lasciano a bocca aperta per dimensioni e strutture avveniristiche contornate da vasche e piscine immerse nel verde dei Giardini del Turia. Pertanto ritiro pettorali, pacco gara, visita agli stand dell’expo è tutto molto agevole e ben segnalato.



- Il giorno della gara andiamo a piedi alla partenza lungo i sentieri del parco e nonostante ci siano 26.000 runners (18 per la maratona e 8 per la 10 km) in attesa della partenza, tutto si svolge molto ordinatamente; entriamo in griglia e già l’atmosfera è molto calorosa con musica, speaker multilingue che ci intrattengono.
Le due gare partono contemporaneamente sui due ponti paralleli formando quel serpentone simbolo della manifestazione. I due gruppi procederanno paralleli per un paio di km su due carreggiate senza darsi fastidio o incrociarsi. Essere li in mezzo è un emozione indimenticabile, ma il bello deve ancora venire.

- Ora bisogna iniziare a pensare a correre la gara, per cui oltre all’attenzione al percorso ed a non inciampare con altri runners,  un occhio va anche al cronometro con l’intendo di seguire da subito il passo giusto; dopo i primi 5 km ed il primo ristoro mi rendo sempre più conto di quanta gente ci sia per strada, runners ovviamente, ma ai lati di questi vialoni larghissimi e lunghissimi c’è tantissima gente. Man mano che i km passano i punti di animazione sul percorso sono sempre più frequenti tanto che in prossimità di ogni cartello dei km ci sono  a turno gruppi di percussionisti con tamburoni enormi, musica a palla, furgoni con casse acustiche che seguono il percorso, gruppi folkoristici, band musicali; i km passano ma non ci si accorge. Con passare dei km anche il pubblico si fa sempre più caldo ed incitamenti e applausi sono spontanei e rumorosi. Certi passaggi sono veramente emozionanti tanta è la gente in strada e tanto calore trasmettono ai concorrenti; oltre ad essere spesso incitati per nome (ce l’abbiamo sul pettorale) le parola d’ordine, ripetute centinaia di volte, erano  “ANIMO”   “CAMPEONES” che ti riempivano il cuore. Non a caso al sabato abbiamo notato la citta tappezzata di bandiere e manifesti con scritto “Domingo 15/11 Maratona di Valencia - Corre a animar”, che ho capito solo dopo quale è lo spirito con cui la città vive questo evento.         

- Dal 40° km corriamo fra due ali di folla festante che ci accompagnano fino alla Città della scienza dove è posto l’arrivo sulla famosa passerella che sovrasta le acque della piscina. L’arrivo tanto spettacolare, è riduttivo rispetto a tutto quello che abbiamo vissuto durante tutto il tempo della gara. I momenti emozionanti sono stati molti tanto che nonostante sia la mia 32^ maratona gli occhi luccicano dalla gioia e dalla contentezza.  

- La giornata è meravigliosa e ci sono 25°, aspettiamo tutti i tressini ed andiamo a rilassarci sui prati del parco raccontandoci le nostre sensazioni, fino a che il sole non fa capolino.

- La nostra trasferta continua anche il lunedì e martedì ed il clima più primaverile che autunnale ci permette di girare tranquillamente la città. La città è ben servita dai mezzi pubblici, il centro si gira tranquillamente a piedi, molto sono anche le zone pedonali; unico neo che nessun mezzo pubblico circola dopo le 22,30. Il martedì noleggiamo le biciclette e trascorriamo buona parte della giornata lungo il mare e sulla spiaggia, utilizzando le moltissime piste ciclabili.

- Rimaniamo affascinati dai giardini del Turia, ricavati nel letto dell’omonimo fiume deviato negli anni 50, che si snodano per tutta la città. Sentieri pedonali, piste ciclabili, attrezzi ginnici, parchi giochi, campi sportivi, vasche e fontane su susseguono per tutto il percorso nel parco. Non ci crederete ma martedì mattina tutti i tressini (escluso il sottoscritto per impegni sopraggiunti) si sono alzati di buona lena per una corsetta mattutina defaticante.

- Per quanto riguarda la cucina non abbiamo brillato di fantasia, infatti il piatto quotidiano è stato paella (in tutte le sue varietà) e sangria    

In sostanza un favoloso week end dove tutto è andato per il verso giusto che lascia un fantastico ricordo di questa bellissima esperienza.

Lamberto Guzzetti

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