mercoledì 9 aprile 2014

Milano city marathon di Lamberto Guzzetti

La maratona di Milano ormai è diventata un classico nel mio calendario primaverile.
La prima volta che ho partecipato era anche la prima volta che partiva dalla Fiera di Rho, ed eccetto una partecipazione alla staffetta sono stato sempre presente. 2010 terza maratona e personale in 3:40, 2012 parto bene ma mollo al 37° km 3:48 con le mente alla 50 km di Romagna dopo solo 10 gg, 2013 giornata ideale prima maratona dell'anno abbatto di poco il muro delle 3:30 ed attuale PB, 2014 la maratona da pacer 4:15 preciso. Ogni anno una storia da raccontare, una diversa dall'altra.
Quest'anno ho fatto richiesta per poter fare il pacer ed a Febbraio l'organizzatore del servizio, Renzo Barbugian, mi conferma la disponibilità per il tempo di 4:15. Avrei preferito le 4 ore per lo stimolo dell'abbattimento del muro, ma va bene ugualmente, è la maratona "di casa" ed esserci per me è una soddisfazione. Il vulcanico Renzo convoca i pacer lombardi per l'allenamento al Parco di Monza tre settimane prima della maratona e l'evento è molto partecipato e la prova pacer è una soddisfazione. Conosco molti runners che vedrò poi a Milano soddisfatti per aver centrato l'obiettivo, ringraziando anche per il supporto ed i consigli proprio al parco di Monza.

Il "lavoro" da pacer inizia il sabato pomeriggio con la presenza allo stand, poi presentazione sul palco e consegna della divisa che obbligatoriamente dobbiamo indossare (direi che eravamo proprio belli); mattino convocazione h. 6,30 in hotel a Milano per briefing pre-gara, h. 7,00 partenza per Fiera Milano. Ci viene riservato un angolo per la preparazione, una sorta di gabbia di leoni,  tra la curiosità dei maratoneti che man mano arrivano nel garage spogliatoio. Tutti assieme andiamo verso le griglie e ci posizioniamo in quella appropriata al nostro tempo, e qui inizia il compito che ci è stato affidato. Siamo i riferimenti per molti maratoneti, soprattutto per chi è all'esordio, sia per i ritmi di corsa che moralmente, non esitiamo ad incitarli a dare consigli, molti rimarranno con noi fino alla fine, qualcuno cede negli ultimi 5 km ma arriverà dopo qualche minuto, a dispetto dei tantissimi runner che sono partiti più veloci ed hanno subito una crisi irreversibile. In compagnia del pescarese Mario De Felice e del monzese Silvio Pirovano ho corso questa bellissima Milano City Marathon 2014. 

Ora passiamo alle prestazione dei tressini, mi permetto di fare un breve commento per ognuno di loro, in ordine di rilevamento cronometrico:
Mirko Fagioli - il giovane esplosivo, si iscrive un mese prima avendo corso una volta 25 km. Lo obbligo a venire a fare il lungo a Monza e chiude bene i 30 km. al passo delle 3 h. In gara Marco Ermeti lo tiene al guinzaglio per circa 20 km, poi si divincola e corre la seconda mezza molto più forte della prima, pur andando in crisi e talvolta camminando. I presupposti sono buoni ma deve crescere. Bravo.
Marco Ermeti -  E' una garanzia, non si allena molto e quando lo fa è spesso in compagnia e parla pure molto. Sempre tra le 3:20 e 3:30
Davide Rossetti - E' un diesel, parte piano ma quando i cilindri si scaldano non si ferma più. Per gli allenamenti che fa potrebbe fare meglio.
Michele Mainini - Ha migliorato il personale di circa 4 minuti, spinto dalla grinta del suo personal supporter, tal Alberto Gelindo Ventinove Raimondi. Dopo tanti problemi, alcune delusioni, una grande soddisfazione. La settimana di astensione da alcool ha aiutato.
Matteo Corti - E' un fantasma  corre senza maglia sociale e non va bene. Il risultato cronometrico è buono.
Stefano Monti - Nuovo socio, milanese doc, rescaldese di matrimonio; si è allenato tutto inverno alle 6 del mattino, ma il primo caldo non le ha dato troppo fastidio. Obiettivo centrato.
Ciro Izzo - PB anche per lui. Alla maratona di Napoli abbiamo corso assieme accusandoci reciprocamente di essere andati troppo veloci nella prima parte, pagando poi nella seconda. Tutti e due avevamo ragione, ma è servito per gestirsi meglio a Milano.
Davide Mascheroni - Nuovo socio, che non conosco bene , credo alla prima maratona e sotto le 4 ore; buon inizio.
Alessandro Abela - Della serie ogni maratona ha una sua storia. Fiducioso in un buon risultato, per aver corso Roma 2013 con poco allenamento poco sopra le 4 ore. Qualcosa non ha funzionato, ci saranno altre occasioni.
Carlo Piccinni - Ormai convive con i crampi dal 30 km., ma questa volte parte più cauto e finirà sempre in calando ma molto meglio di altre volte.
Lamberto Guzzetti - Ho già detto quello che c'era da dire; correrò la mia maratona  il 1° maggio a Santhià.
Fabrizio Pogliana - La preparazione è stata rigorosa, solo qualche deviazione rispetto alla tabella, ma la giornata non è quella giusta e lo capisce già dopo la mezza. Quando l'obiettivo è perduto, poi tutto diventa più difficile.
Simone Mainini - Altre volte è andato meglio, soffre sempre nella seconda parte ed il finale è un decrescendo. Alla fine è comunque soddisfatto.
Piero Castelnuovo - Era fiducioso per allenamenti di 30 km finiti bene, ma quando gli dicevamo che la maratona non era ancora iniziata era incredulo. Ha pagato scotto dell'inesperienza.
Edgardo Lucchiari - Non era molto allenato, ha subito un infortunio in Gennaio che ha rallentato la preparazione. E' stato assieme a me fino al 25 km poi lamentava un dolore alla gamba e piano piano lo vedevo allontanarsi. Non ha resistito alla tentazione, al passaggio in Piazzale Cadorna, per andare direttamente all'arrivo prima del previsto.

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