sabato 22 febbraio 2014

La maratona di Napoli di Lamberto Guzzetti

Ci eravamo lasciati a Torino con la promessa di partecipare ad un’altra maratona in una città dove non ero mai stato in modo da coniugare la passione podistica con un po’ di turismo.
Ed è stato Rosario a proporre la maratona Napoli ed all’invito di un napoletano non potevo certo rinunciare; oltre a noi ci sono Fabrizio, Marinella, Marco e famiglie al seguito. Rosario ci prepara ad affrontare il buono ed il meno buono di questa grande città del sud, con la sua storia borbonica e la realtà della vita quotidiana.

Alloggiamo in pieno centro, quello che Rosario ama definire “il ventre della città”, al limite dei quartieri spagnoli dove le stradine strette, i panni stesi fra un palazzo e l’altro, avvisi “folkloristici” riguardo l’abbandono di rifiuti, mercati rionali, si affiancano alle vie dello shopping, ai palazzi reali e comunali, al teatro San Carlo, all’enorme Piazza del plebiscito, al bellissimo lungomare.

Passando all’aspetto sportivo, il primo contatto con la maratona è il ritiro del pettorale al “Centro maratona” che consta di due gazebo, camion/deposito, palco della premiazione, arco gonfiabile dell’arrivo; ben altra cosa rispetto ad altre città, però in effetti non siamo in molti (450 partenti per la maratona ed 850 per la mezza). 
La domenica mattina il nostro ritrovo è al capolinea della ferrovia Cumana che ci porterà a Pozzuoli – Lago Lucrino da dove prenderà il via la gara; sul treno ovviamente solo podisti e qualche residente fra l’attonito ed il meravigliato nel vedere il treno pieno di gente.  
Alla partenza ci raggiunge Ciro, che ha passato il week-end in famiglia. Foto di gruppo, riscaldamento (fermi al sole si stava già bene) ed alle 8,30 prende il via la nostra avventura.  
Si parte tutti assieme, maratona e mezza, e prima di riuscire a prendere un passo regolare passano quasi due km. Io e Ciro decidiamo di fare la corsa in compagnia avendo gli stessi obiettivi, e come spesso accade il passo è più veloce del previsto e non riusciamo a “rallentare” se non dopo la mezza. Il percorso è abbastanza pianeggiante, si percorre il lungomare di Bagnoli, si va verso l’interno attraversando una zona industriale e si ritorna sullo stesso percorso per poi iniziare una lunga e dolce salita sulla collina di Posillipo, attraversare la galleria in discesa e trovarsi sul lungomare di Napoli. Lo si percorre tutto una prima volta fino al primo passaggio in piazza del Plebiscito, si continua nel centro città, anche zigzagando fra i pedoni, sempre con un leggero su e giù fino alla stazione e si ritorna più o meno sullo stesso percorso verso la piazza per il secondo passaggio. In questo tratto perdo la compagnia di Ciro che si stacca leggermente, ma ora inizia il tratto più difficile perché saranno 5 km di lungomare di andata e 5 km di ritorno sulla stessa strada, sarà dunque la seconda e terza volta che lo si percorre, incrociando prima chi sta correndo più forte e dopo il giro boa chi sta correndo più piano. Solo una forte determinazione ti da la forza di continuare fino alla fine e non “anticipare” il giro di boa.
All’arrivo non c’è molta gente, lungo il percorso i residenti sono un po’ meravigliati di vederci correre, mentre chi passeggia è infastidito di prestare attenzione ai runners; in centro la via che portava alla stazione era completamente chiusa al traffico, altri punti un po’ meno. Alla fine io ho chiuso raggiungendo l’obiettivo massimo, Ciro forse meno del minimo, Marinella con un gran recupero è sostanzialmente arrivata insieme a Fabrizio, Rosario poco dopo; Marco purtroppo si è dovuto fermare al secondo passaggio in piazza del Plebiscito.
Lunedì è continuato il nostro bel week end  marathon-turistico sempre accompagnato da un clima primaverile.
Alla prossima.

Lamberto Guzzetti

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